Strumenti di protezione patrimoniale contro i rischi legati all’attività di manager e professionisti: il primato del trust

Strumenti di protezione patrimoniale contro i rischi legati all’attività di manager e professionisti: il primato del trust

di Giuseppe Macaluso e Michele Cecchi – 01/04//2021 - Manager e professionisti sono sempre più esposti ai quotidiani rischi derivanti dallo svolgimento della propria attività professionale. Ne è un esempio la novità introdotta dal Nuovo Codice della Crisi d’Impresa, che ha esteso la responsabilità degli amministratori di società a responsabilità limitata. E’ dunque necessario per tali soggetti identificare i mezzi di tutela più efficaci; tra questi, il trust primeggia per flessibilità e garanzie di segregazione.

In un contesto di crescente complessità legislativa e regolamentare abbinata ad una litigiosità storicamente senza precedenti, il semplice esercizio delle proprie attività espone quotidianamente manager e professionisti operanti nei più disparati settori a rischi non trascurabili.
Tali rischi spaziano da rischi di natura “meramente” reputazionale a rischi rilevanti giuridicamente, in ambito civile financo penale.
Esemplificativa di tale aumentato rischio è la novità introdotta dal Nuovo Codice della Crisi d’Impresa il quale ha esteso agli amministratori di società a responsabilità limitata la disciplina precedentemente esplicitamente prevista per i soli amministratori di società per azioni , rendendoli dunque anch’essi responsabili verso i creditori sociali laddove non osservino gli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale. È peraltro importante rammentare che, anche qualora la società rinunciasse all’azione di responsabilità contro gli amministratori, essa potrebbe comunque essere proposta da parte dei creditori sociali.

 

 

 

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