Gli Uhnwi aumenteranno del 22% nei prossimi cinque anni

Gli Uhnwi aumenteranno del 22% nei prossimi cinque anni

  • Stando ai dati, la creazione di nuova ricchezza resterà una costante anche nel 2019, a dispetto di ogni comune “rischio globale”, che si chiami Brexit o guerra dei dazi
  • La mobilità internazionale stimolerà la ricerca e lo sviluppo di strategie di investimento sempre nuove. Uhnwi e Hnwi hanno capitali diverse
  • Per quanto riguarda gli “investimenti di passione”, l’anno in media è stato più stabile, ma si sono avuti record storici nell’ambito dell’arte e dei gioielli. Vi è poi nella categoria un bene i cui prezzi sono aumentati del 500% in dieci anni

Secondo il The Wealth Report 2019 di Knight Frank, la popolazione degli Uhnwi è destinata ad aumentare di quasi un quarto entro la fine del 2023. Anche in Italia. E per quanto riguarda i pleasure asset, fa la sua prepotente comparsa un “nuovo” bene da collezione

Le prospettive globali di qui al medio periodo sono meno luminose per la crescita del Pil globale, ma non per quella della ricchezza. Gli ultra ricchi diventano sempre più ricchi, ed entro la fine del 2023 ci saranno 43.000 persone in più con un patrimonio personale (escludendo la prima casa) di almeno 30 milioni di dollari, secondo la definizione di Knight Frank di Uhnwi (Ultra high net worth individuals). Un buon 22% in più in rispetto a oggi.

Uhnwi senza confini

Londra

Stando alla ricerca, l’80% dei ricconi Usa si aspetta di migliorare la propria situazione. Sul fronte britannico, la Londra degli Unhwi è del tutto indifferente ai “Brexit, no-Brexit, hard Brexit, soft Brexit”. Qualunque sarà l’esito dei negoziati, nel 2019 Londra resterà il “centro leader della ricchezza globale”. È nella capitale britannica infatti che si concentra la maggior parte degli uhnwi mondiali. Lo aveva già anticipato il City Wealth Index, incoronando London Town come città preferita dai super ricchi, battendo l’eterna rivale New York.

L’Asia

Nella top ten dei Paesi in cui gli uhnwi crescono più rapidamente, otto sono in Asia. Ciò secondo i dati di Knight Frank  vuol dire che nel 2019 il numero di milionari mondiali (in dollari) supererà i 20 milioni di individui.

L’India

Il subcontinente indiano sarà quello che vedrà l’aumento più consistente di ultra ricchi: 39%. Seguiranno le Filippine (del cui real estate avevamo parlato qui) e la Cina, rispettivamente con un tasso del 38% e del 35%.

La direzione dei flussi globali di ricchezza

I governi adotteranno secondo il report due atteggiamenti opposti rispetto alle grandi ricchezze in crescita: attrarle o “punirle”.

L’Italia

Fra il primo gruppo di paesi, ossia quello amico degli Uhnwi, Knight Frank annovera il Belpaese. Motivo? Il regime fiscale non dom, che entrerà a pieno regime quest’anno e che “risulterà in un gruppo crescente di ricchi migranti che si godranno la dolce vita in cambio di un’imposizione fiscale fissa di 100.000 euro sul loro reddito annuale”.

Lucca, Italia

E’ l’unica città italiana ad essere menzionata nella sezione dedicata agli investimenti immobiliari residenziali. “Residenza di un mix di ricchi del luogo e musicisti, Lucca offre una buon livello di qualità della vita insieme con un forte senso della comunità”. Oltre che festival ed eventi, come il Lucca Summer Music Festival, che attrae “molti buyer iternazionali”. Vengono citati i ristoranti Il Punto, fra gli innovativi, e il tradizionale Buca di Sant’Antonio, attivo dal 1782.

I trend dei futuri investimenti

Secondo il report, gli investitori da ora in avanti saranno molto più attivi nelle loro strategie e crescente importanza avrà l’asset management e lo sviluppo di nuove opportunità.

Geopolitica e cittadinanza

La nuova ultra ricchezza desidera, almeno in teoria, forte mobilità ultranazionale. In Cina, il controllo alla mobilità internazionale dei capitali per ora resterà. E Knight Frank prevede rischi di restrizioni anche in India, dato che negli ultimi due anni i movimenti in uscita sono aumentati del 144%. Tuttavia la crescita sostenuta del Paese dovrebbe procrastinare questi rischi.

Il wealth report di Knight Frank prevede che nel 2019 oltre un quarto (26%) degli Uhnwi mondiali progetterà di emigrare in quei paesi che offrono cittadinanza e residenza in cambio di investimenti. Ultimi in ordine d’arrivo: Moldavia e Montenegro.

Istruzione e tech

Nel 2019 gli investitori Uhnwi aumenteranno la loro esposizione alle infrastrutture per l’istruzione, gli alloggi per studenti e logistiche “last mile”. Oltre che naturalmente agli investimenti nelle tecnologie chiave e nei mercati dell’innovazione.

Lusso

La crescita attesa dei prezzi per gli immobili residenziali di lusso sarà più lenta, con uno sbilanciamento a favore dei compratori. Al di là delle proprietà immobiliari, continuerà l’interesse per il mondo dei beni da collezione, in crescita per quantità, qualità e varietà. In particolare, c’è un nuovo bene voluttuario che sta per esplodere come investimento di piacere, e di cui We Wealth aveva parlato in tempi non sospetti.

Oro liquido

Nell’ultimo decennio, il Knight Frank Rare Whisky Index (che include le 100 bottiglie di whisky più ambite al mondo) è quintuplicato. Gli acquirenti del prezioso prodotto scozzese? Cinesi e indiani in primis. L’aumento della vendita di Scotch in Cina ed India è stato del 40% nell’ultimo anno. Non sorprende allora che una bottiglia di malto singolo Macallan 1926, quello invecchiato 60 anni in casse di sherry prima di essere imbottigliato, nel 1986, sia stata venduta a 1.528.800 dollariil 29 novembre 2018 da Christie’s.

Le altre top luxury sale del 2018

Gioielli e diamanti colorati

Il 2018 è stato un anno che ha mietuto record per beni decisamente ricchi di fascino e carisma, oltre che di valore intrinseco. Si pensi ai gioielli della regina Maria Antonietta, da lei oculatamente messi in salvo 230 anni orsono e rimasti segreti fino al 2019. Il 14 novembre, messi all’asta da Sotheby’s, hanno polverizzato ogni record. Oppure si pensi al The Winston Pink Legacy, fancy diamond rosa battuto da Christie’s per 50.375.000 dollari. I prezzi dei diamanti colorati sono in media rimasti stabili o aumentati leggermente, nonostante il rallentamento dell’economia cinese il quale ha fatto diminuire il numero delle transazioni retail.

Quadri

E’ stato poi l’anno che ha visto un nuovo record, 90 milioni di dollari, per un’opera di un artista vivente: David Hockney, Portrait of an Artist (Pool with Two Figures).

Orologi vintage

Fra gli orologi, il più costoso venduto nel 2018 è stato “The Unicorn“, il Rolex Daytona venduto da Phillips in collaborazione con Bacs & Russo per la cifra di 5,9 nel maggio 2018, come l’Omega di Elvis Presley.

Auto d’epoca

Per le auto d’epoca, è stato l’anno della Ferrari 250 GTO del 1962, venduta da RM Sotheby’s per 48,4 millioni di dollari: il prezzo più alto mai pagato in un’asta. L’indice Hagi (Historic automobile group international) ha segnato per il 2018 un incremento del 2,5%. Non tutte le marche hanno visto però crescere le loro quotazioni: i prezzi delle Porsche, ad esempio, sono calati del 6,5%.

Vino

Il 2019 è stato anche l’anno del record assoluto  per una di vino. Una Romanée-Conti del 1945 è stata venduta da Sotheby’s per 558.000 dollari, si tratta del prezzo più alto mai pagato per una bottiglia di vino.

Francobolli e monete

Nel ristretto settore della filatelia e della numismatica, Stati Uniti e Polonia sono stati i protagonisti dell’anno passato. In particolare, un francobollo Jenny Invert da 24 cent del 1918, venduto dalle Gallerie d’Asta Robert A. Siegel per 1,6 millioni di dollari è risultato il francobollo più costoso mai venduto all’asta in America. La più costosa moneta polacca di sempre è invece stata un ducato in oro del 1621, battuto dal Classical Numismatic Group per 2,2 millioni di dollari. A livello di prezzi medi su base annua, i francobolli sono rimasti stabili, mentre le monete sono cresciute del 12%.

Blockchain

Secondo il Wealth report, il 2019 sarà l’anno in cui la tecnologia dei blocchi potrà provare la sua efficacia. Ad esempio, provando l’autenticità dei 2 trilioni di dollari di beni di lusso venduti ogni anno. Oppure certificando la proprietà delle opere d’arte. O magari consentendone il possesso frazionato, in linea con i desiderata dei Millennials.