Il trust in Svizzera – Le ultime novità
- Svizzera e trust: una piazza in fermento
Il trust è uno strumento giuridico storicamente largamente utilizzato in Svizzera, da ben prima che l’istituto facesse formalmente il proprio ingresso nell’ordinamento, avvenuto nel 2007 con la ratifica della Convenzione del 1985 de L’Aja relativa alla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento. In effetti il trust, lungi dall’essere utilizzato unicamente da clienti provenienti da Paesi di tradizione di common law, e dunque già avvezzi all’istituto, in Svizzera è da tempo proficuamente al servizio anche di clientela proveniente da Paesi di diversa tradizione.
Vi sono, tuttavia, due novità di rilievo che testimoniano un rinnovato interesse per il trust in questo angolo d’Europa, ora al centro delle attenzioni sia degli operatori del diritto che del Legislatore. Quest’ultimo, in particolare, riconoscendo le molte potenzialità dell’istituto, ma al tempo stesso le profonde responsabilità che reca con sé l’affidamento al trustee da parte del disponente delle proprie ricchezze affinché costui le amministri nell’esclusivo interesse dei beneficiari, ha intrapreso una duplice iniziativa legislativa, finalizzata da un lato a regolamentare l’attività di trustee svolta professionalmente, e dall’altro, in chiave prospettica, a redigere una legge interna sul trust, che il disponente potrà quindi in futuro scegliere come legge regolatrice alternativamente alla legge straniera.
- La regolamentazione dell’attività di trustee
In Svizzera, così come nella pressoché totalità degli ordinamenti, è ad oggi possibile assumere nell’esercizio di un’attività professionale l’ufficio di trustee senza essere preventivamente chiamati a dimostrare il possesso di particolari requisiti o senza ricevere autorizzazioni.
Ciò è tuttavia destinato a cambiare nel prossimo futuro in quanto, allo scopo precipuo di meglio tutelare il legittimo affidamento della clientela, diverrà obbligatorio per i trustee dimostrare il possesso di una specifica professionalità – da mantenere ed incrementare nel tempo – nonché di risorse economiche ed organizzative adeguate al compito insito nell’ufficio di trustee.
Il 15 giugno 2018 le Camere federali hanno approvato il progetto di Legge sugli Istituti Finanziari (LIsFi) ai sensi del quale necessitano di previa autorizzazione all’esercizio delle loro attività i gestori di patrimoni di clienti individuali, i gestori di valori patrimoniali di istituti di previdenza e, per quanto qui interessa, i trustee professionali.
In particolare per questi ultimi, il rilascio da parte dell’Autorità di vigilanza sul mercato finanziario svizzero (FINMA), realizzato per il tramite di organismi di vigilanza (OV) da essa autorizzati[1], dell’autorizzazione a svolgere l’attività di trustee sarà subordinata alla verifica della sussistenza – e del perdurare – di stringenti requisiti in ordine a:
- capitalizzazione minima;
- esistenza di adeguate garanzie ovvero esistenza di congrua copertura assicurativa sulla responsabilità professionale;
- presenza di adeguati fondi propri;4
- sottoposizione a revisione contabile annuale;
- capacità professionali possedute dai propri dipendenti, in termini di adeguata formazione e sufficiente esperienza accumulata;
- adeguata gestione del rischio ed efficace controllo interno affidato a soggetti non coinvolti nelle attività sorvegliate.
Per settembre 2018 si attende la pubblicazione di una bozza dell’ordinanza di applicazione (i.e. regolamento attuativo) della LIsFi. L’entrata in vigore della legge è invece prevista per il primo gennaio 2020.
[1] La Swiss Supervisory Organisation for Wealth Managers & Trustees (SOWT), joint venture tra inter alia la Swiss Association of Trust Companies (SATC) e la Society of Trust and Estate Practitioners (STEP) appare allo stato uno dei candidati a ricoprire tale ruolo.
- L’introduzione dell’istituto del trust nella legislazione svizzera
L’iniziativa volta a introdurre nell’ordinamento svizzero una norma che permetta di istituire trust retti dal locale diritto (c.d. Iniziativa Regazzi, dal nome del parlamentare che ne è stato promotore) ha ottenuto dapprima il via libera della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale e, più recentemente, della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (27 aprile 2018). Quest’ultima ha a propria volta affidato al Consiglio Federale il compito di istituire le basi legali che permettano l’introduzione del trust nell’ordinamento. A tal fine è stato istituito un gruppo di esperti incaricato di formulare proposte di disciplina dal punto di vista giuridico e fiscale, che saranno quindi votate dal Parlamento.
Ancorché risulta prematuro formulare ipotesi circa la data in cui sarà vigente una legge svizzera sul trust, la strada pare definitivamente imboccata, a riprova del riconoscimento, anche da parte del Legislatore, della bontà del trust quale strumento giuridico particolarmente utile al perseguimento di fini meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento e dell’importanza strategica che esso può rivestire per la piazza finanziaria svizzera.
- Capital Trustees
Capital Trustees è una trust company indipendente, fornitrice di servizi fiduciari da quasi vent’anni, già indirettamente supervisionata da FINMA in ragione della propria affiliazione all’Organismo di Autodisciplina dei Fiduciari del Cantone Ticino.
Capital Trustees quale membro – ad oggi unico nella Svizzera italiana- della Swiss Association of Trust Companies (SATC), è tenuta a conformare la propria attività agli alti standard ed alle best practice pretesi dagli associati.
L’affiliazione di numerosi membri del proprio team alle principali associazioni professionali locali ed internazionali – tra cui la Society of Trust and Estate Practitioners (STEP) e l’Association of International Accountants (AIA) – consente a Capital Trustee di asssicurare ai propri clienti un servizio di elevato standing.
Tutto ciò attesta il raggiungimento di un elevato grado di competenza tecnica e ne assicura il costante mantenimento nel tempo, le qual cose determinano che Capital Trustee sia sostanzialmente già in possesso dei requisiti che risulteranno necessari nel prossimo futuro per esercitare l’attività di trustee alla luce delle descritte novità legislative e regolamentari, e la pongono nelle migliori condizioni per raccogliere la sfida di offrire ai propri clienti un servizio di sempre maggior qualità.