A seguito della recente richiesta di revisione della vigente Convenzione contro le Doppie Imposizioni (CDI) avanzata dalla Russia nei confronti della Svizzera, i ministri delle finanze dei due Paesi hanno tenuto un incontro per discuterne
A partire dal 2020, la Russia ha rinegoziato una serie di CDI (con Malta, Lussemburgo e Cipro, per esempio), aumentando al 15% la ritenuta alla fonte sui dividendi in uscita e sul pagamento degli interessi , con l’obiettivo di dissuadere i residenti russi dall’utilizzare holding offshore per gestire gli investimenti.
Tuttavia, i negoziati avviati con la Svizzera potrebbero non seguire necessariamente lo stesso percorso. Durante questo incontro preliminare, i ministri hanno elogiato le iniziative di cooperazione in vari settori e hanno discusso delle sfide affrontate dalle imprese nei mercati di riferimento. Inoltre, hanno firmato un protocollo riguardante un emendamento all’accordo sul riconoscimento reciproco dei punzoni ufficiali sui metalli preziosi nell’industria orologiera, garantendo che tali prodotti non necessitino di un’ulteriore marcatura quando importati nella Federazione Russa, e dunque beneficino di un accesso facilitato al mercato russo.
La Svizzera ha stimato un volume di scambi con la Russia pari a 4,1 miliardi di franchi, con un capitale sociale di 16,6 miliardi di franchi e il nono investitore straniero nel Paese. Gli investimenti svizzeri in Russia ammontano a 28,9 miliardi di franchi.
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