Il 19 giugno 2020, il Parlamento svizzero ha approvato la revisione della legge svizzera sulle società per azioni, che mira ad introdurre procedure semplificate (come nuove disposizioni per l’uso della tecnologia a supporto delle assemblee generali), consentendo al contempo una maggiore flessibilità e la tutela di interessi specifici.
In particolare, si è assistito ad un rafforzamento dei diritti degli azionisti di minoranza:
Le minoranze sono state salvaguardate anche attraverso l’introduzione di una quota per la parità di genere, che rappresenta un punto di riferimento per la rappresentanza di entrambi i sessi nel consiglio di amministrazione (con un benchmark del 30%) e nel comitato esecutivo (con un benchmark del 20%) delle società quotate. Le aziende che non rispettano le disposizioni dovranno fornire prove sufficienti delle misure che stanno attuando per sostenere la parità di genere all’interno del proprio ambiente lavorativo.
Altri importanti cambiamenti hanno interessato le regole sulla struttura del capitale e sulla distribuzione dei dividendi:
La legge mira anche a rafforzare il monitoraggio di remunerazioni eccessive nelle società quotate e dei fattori di liquidità, che il consiglio di amministrazione dovrà ora misurare in modo più rigoroso per garantire la solvibilità della società.
La legge entrerà in vigore solo con l’approvazione del Consiglio Federale, dopodiché le società avranno due
anni per apportare le necessarie modifiche al proprio statuto.
FONTE: www.admin.ch