Imposta sul patrimonio sempre più vicina in Argentina

La Camera dei Deputati argentina sta aprendo alla possibilità di introdurre una tassa una tantum sul patrimonio con l’obiettivo di mitigare gli effetti della pandemia. Il 31 agosto 2020 è stato presentato il Progetto di Legge di Solidarietà e Contributo Straordinario (Proyecto de Ley de aporte solidario y extraordinario para ayudar a morigerar los efectos de la pandemia), il quale avrà un impatto su circa 12.000 cittadini con un patrimonio superiore a ARS 200 milioni (USD 2 .7 milioni).

L’aliquota fiscale più bassa è stata fissata al 2%, salendo al 3,5% per gli asset detenuti in Argentina e dal valore superiore ai 3.000 milioni di ARS, fino a raggiungere il tetto massimo del 5,25% per coloro che detengono beni all’estero.

L’imposta si applicherà a:

  • residenti, per tutti i loro beni in Argentina e all’estero;
  • residenti all’estero, per tutti i loro beni in Argentina; e
  • residenti all’estero che sono di nazionalità argentina e si trovano in “paesi non cooperanti o giurisdizioni a bassa imposizione”, per tutti i loro beni nel paese e all’estero.

Il disegno di legge ha tuttavia suscitato molte critiche in quanto sembra entrare in conflitto con le norme sulla residenza fiscale argentine e con la definizione di residenza concordata tra l’Argentina e i paesi con i quali ha concluso accordi contro le doppie imposizioni.

FONTE: www.saij.gob.ar/